Gli alieni sono atei (ecco perché non si mostrano)



Se gli alieni esistessero davvero e fossero già tra noi (come alcuni sostengono), cosa li spingerebbe a non mostrarsi?
Proviamo a metterci nei loro panni: che tipo di esseri siamo, noi umani?
Tralasciando tante questioni già affrontate da altre persone in merito alle nostre qualità negative (ci uccidiamo a vicenda con una facilità impressionante, abbiamo paura di ciò che è diverso da noi e via dicendo), vorrei farvi ragionare sul fatto che, ancora oggi, siamo in balia di molte credenze irrazionali, in primis quelle religiose.


Siamo gli esseri viventi più evoluti del pianeta terra, ma non siamo in grado di spiegare totalmente la realtà che ci circonda, limite che ci ha portati ad inventare le divinità.
Gli esseri umani, agli occhi di una civiltà superiore, probabilmente apparirebbero come dei bambini egocentrici, e probabilmente considererebbero le nostre religioni e superstizioni come prova di immaturità e pericolosità (e la storia dimostra chiaramente la pericolosità delle religioni).

Se prendiamo in esame gli alieni nella concezione comune, che li vede come esseri di gran lunga superiori a noi per quanto concerne la conoscenza del mondo e delle leggi fisiche dell'universo, viene difficile pensare che abbiano religioni e superstizioni come le nostre.
Al massimo, gli alieni potrebbero avere una concezione del divino simile a quella di Spinoza, quindi si potrebbe parlare di un Deus sive Natura da cui tutto deriva e presente in ogni cosa, ma senza pensieri o azioni consapevoli tipici della concezione di un essere antropomorfo.

Per non parlare di tante altre credenze: pensate davvero che gli alieni credano che le stelle e i pianeti del loro sistema solare abbiano qualcosa a che fare col loro destino, come pensano gli umani superstiziosi che credono nell’astrologia?
“Sono del Minerario e ho come ascendente Vlont, quindi sono un tipo tosto!”

Avete mai pensato quanto siamo ridicoli, noi umani?
Superstizioni a non finire su qualsiasi cosa, quasi sempre allo scopo di innalzarci, per credere di vivere in un mondo magico dove siamo fottutamente importanti ("Perché io valgo", citando lo spot della l'Oréal).

Davvero pensate che questa nostra caratteristica non possa rappresentare un problema, per dei visitatori razionali?
Se gli alieni si collegassero alla rete internet per conoscerci meglio e si rendessero conto che la nostra storia è piena di credenze assurde che, spesso, hanno dato vita a conflitti e trocità di ogni genere, come potrebbero pensare di fidarsi di noi?

Come scrisse Voltaire, “Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.” (Lettere filosofiche, 1734), il problema è che, se grazie ai Lumi della Ragione oggi una donna cattolica può avere i capelli rossi e mettere al mondo figli con piedi malformati senza essere accusata di aver giaciuto col demonio, in altre parti del mondo la superstizione regna ancora sovrana, e alle malformazioni e anomalie congenite vengono associate virtù magiche.
La ragione, assieme alla dignità umana, viene stuprata ancora oggi.

E se ancora oggi siamo capaci di farci a pezzi per qualche credenza nella magia, come pretendiamo di poter essere considerati talmente responsabili da accettare una convivenza con forme di vita da altri pianeti?

Oltre al limite della conoscenza scientifica abbiamo anche quello quella razionalità, ed è un limite anche più grave.
Pensateci: una civiltà aliena potrebbe anche considerarci ignoranti sul piano scientifico, ma se fossimo più razionali e meno superstiziosi, avrebbe più fiducia in noi e prenderebbe in maggiore considerazione l’ipotesi di manifestarsi e insegnarci le cose che non sappiamo (proprio come si può insegnare delle cose ad un bambino ignorante, ma tranquillo e senza timori).

Avete mai visto un documentario sulle tribù indigene?
Molte hanno le loro credenze irrazionali, a causa delle quali potrebbero provare paura nei confronti di uomini con telefonini o macchine fotografiche, oggetti per noi molto comuni, ma che agli occhi di individui ignoranti potrebbero apparire come oggetti magici e maligni (ad esempio, una macchina fotografica potrebbe essere vista come un oggetto capace di intrappolare l’anima delle persone).
Ora immaginate un’altra tribù, sempre composta da individui con poca conoscenza scienfica, ma questa volta senza credenze irrazionali: non sarebbe più facile, per noi, interagire con questi individui sì ignoranti, ma con una maggiore apertura mentale derivante dall’assenza di fede in cose assurde?

Cosa accadrebbe se gli alieni, dopo essersi manifestati, dicessero a tutti che Dio non esiste?
Se gli alieni conoscessero la nostra storia, saprebbero che, se ci venissero a dire una cosa del genere, farebbero cadere uno dei pilastri della nostra società.
Ad una notizia del genere, chissà quante persone avrebbero paura degli alieni, arrivando a considerare la loro venuta un inganno satanico, l’alba dell’Apocalisse.
Probabilmente, ci sarebbero anche dei suicidi collettivi (ce ne sono stati anche per la faccenda dei Maia e del 2012, ad esempio).
Gli stessi alieni, tra l’altro, non potrebbero essere attaccati da esaltati religiosi?
Se gli alieni si mostrassero e negassero l’esistenza di Dio, diventerebbero la minaccia più concreta di tutte le religioni del mondo, alcune delle quali hanno molto potere politico.

Badate, non sto dicendo che gli alieni dovrebbero aver paura di qualche fondamentalista religioso, semmai penso che, se volessero manifestarsi per iniziare una pacifica coesistenza con noi, troverebbero nella religione un grande ostacolo, un muro fatto di millenni di tradizioni e credenze che, per come sono fatti gli uomini, non potrebbe crollare facilmente. Quindi, avrebbero paura di non essere accettati o, addirittura, di essere visti come una minaccia.

In sintesi, se non siamo affidabili non è perché siamo troppo arretrati in campo tecnologico e scientifico, semmai è perché siamo condizionati da credenze irrazionali in grado di farci provare paura.

Ma il bello è che, se gli alieni volessero conquistarci senza spargimenti di sangue, non dovrebbero fare altro che presentarsi come Elohim, dando ragione a quei movimenti religiosi (tipo il Movimento Raeliano) che mettono gli alieni al posto di Dio, sostenendo che noi siamo stati creati da loro.
L'uomo è ancora un bambino immaturo che cerca il padre, e qualsiasi civiltà aliena farà bene a stargli alla larga, almeno fino a quando non maturerà mettendo da parte religioni e superstizioni varie.

"Questo dio-creatore viene chiamato senza ambagi "padre". 
La psicoanalisi ne desume che si tratta realmente del padre, un padre magnificato quale appariva una volta al bambino piccolo."
(Sigmund Freud, Introduzione alla psicoanalisi, 1915/32)

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